Stampe paisley a tinte pastello, ma anche d’ispirazione orientale, in una gamma di tonalità più intense. Da portare tutte assieme, per un trionfo floreale allegro e sorprendente.
Il meteo registra temperature ancora invernali, ma la voglia di primavera è nell’aria.
E soffia anche sul rinnovo del guardaroba: fiori a profusione, colori accesi d’ispirazione orientale, balze e volant che lasciano il passo a pizzi e ricami, accessori etno.
Quasi un invito a perdersi nel sogno e a giocare nella fantasia.
Un sogno a cui Etro ha dato forma nella Collezione Primavera Estate 2018. È come se Veronica, (43 anni, direttore creativo della collezione donna) avesse raccontato, in una sola stagione, il giro del mondo: ogni abito è, infatti, il racconto di luoghi e atmosfere, l’eco di culture lontane narrate con tessuti e ricami vicini.
Cinquant’anni dopo il 1968, Etro non solo celebra l’anniversario dalla sua fondazione, ma ritrova nel passato nuova fonte di ispirazione: si torna ai viaggi in India del padre e fondatore, Gerolamo Etro, rivisti in una nuova ottica “haute bohémien”.
Lunghi abiti in pura seta conferiscono un’area eterna all’iconico Paisley, motivo a forma di goccia nato in Mesopotamia, che sta a rappresentare l’albero della vita eterna, che è anche il logo della maison Etro senza esserlo.
Dalle tonalità soffici del bianco, del crema e dell’avorio sbocciano note di giallo acido e senape, che si ritrovano sugli abiti pigiama: come in un crescendo musicale, corallo, salmone e mandarino precedono il verde smeraldo, il viola intenso e il nero, in un’inebriante arte bucolica da lasciar librare en plein air.
Le silhouette sono morbide, gli abiti svolazzanti, i pantaloni pigiama ampi e a vita alta, i caftani leggeri e impalpabili, dall’effetto vedo e non vedo, le gonne vaporose e dal fresco look bohémien, per un’eleganza cosmopolita e senza tempo, in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità.
Una collezione, quella per la primavera estate 2018 di Etro, che racconta una nuova e potente dimensione femminile, dove ci sono fiori, femminilità, gentilezza. Ma anche grinta, concretezza, successo.
Di giorno
Uno chemisier dallo spirito vintage, in seta o cotone leggero, da indossare in città e da portare in vacanza. E poi camicie maschili rivisitate in chiave bon ton, gonne vaporose e pantaloni pigiama.
Di sera
I colori pastello lasciano il passo a tonalità più intense, come il corallo, il verde, il nero: i top senza spalle si combinano con pantaloni ampi; camicie ingentilite da morbidi nodi e balze si sposano con gonne dall’allure gipsy chic.