Dan·dy ‹dä′ndi›
pl. dandies ‹dä′ndi∫›
[…] Uomo elegante, alla moda, che attribuisce grande importanza al proprio aspetto, dando valore soprattutto allo stile, al buon gusto, alle belle maniere, e ostentando fastidio per i modi e i costumi borghesi […]
Fonte: Treccani.it
George Bryan Brummell, Oscar Wilde, Charles Baudelaire. E ancora Gabriele d’Annunzio e David Bowie. Tutti uomini che hanno fatto della cura maniacale dell’estetica e dell’abbigliamento uno strumento di rivendicazione sociale. Un atteggiamento diffuso nella Londra dell’Ottocento, che ha visto in Brummel uno dei importanti esponenti: alla divisa maschile dell’epoca – che vedeva dominare i colori più sgargianti e le stoffe seriche – contrappose un suo stile, elegante e anticonformista, fatto di pantaloni a tubo e giacche da frac rigorosamente doppio petto e di colore blu.
Era stato finalmente seppellito il Settecento. Era nato il primo dandy.
Come riconoscerlo? Il dandy ama curare non solo i dettagli del suo abbigliamento, ma anche del suo parlare, del suo relazionarsi con l’altro. E non lo fa solo per semplice frivolezza o voyeurismo. Utilizza la sua “calibrata eccentricità” per contrapporsi al conformismo, all’ordinamento gerarchico, all’omologazione. Il dandy è languido, sfugge alle responsabilità e alle preoccupazioni del vivere. Non è mai qualunquista né volgare, eppure è infinitamente antidemocratico. Individualista e demodè, trasgressivo e ribelle, rinnega lo status quo e persegue la bellezza non solo nel vestire, ma anche nell’arte, nella cultura, nell’essere umano.
Esistono ancora oggi i dandy? Citando Barthes “la moda ha ucciso il dandy”: la società di massa, con i suoi miti e i suoi abiti in serie, schiaccia e livella le personalità. I dandy contemporanei sopravvivono in quei gentiluomini che coltivano e mantengono la loro indipendenza nel modo di vestire e vivere, nonostante i codici uniformi e gli stili globalizzati.
Identikit del dandy contemporaneo
❶ Non insegue la moda. La inventa
❷ Non ama il lusso, ma i lussi della vita
❸ Stupisce gli altri, senza mai essere stupito
❹ Beve il the in una tazza di porcellana antica
❺ Ha la barba curata, pantofole di velluto e una vestaglia in seta
❻ Coltiva l’idea del bello e dedica tempo e denaro alle sue passioni
❼ Indossa abiti sartoriali che sopravvivono al tempo perché attentamente rifiniti
❽ E’ individualista e anticonformista. Rifiuta l’idea d’appartenenza a una classe: è senza preconcetti o idoli da imitare
❾ Utilizza accessori demodé e colorati: pochette piegate con cura maniacale, gemelli dalla foggia ricercata, guanti di morbida pelle
❿ Crede che gli abiti non siano una frivolezza, ma un modo molto intelligente per rifiutare il mainstream senza scatenare una rivoluzione
I nostri must buy
Per il new dandy la scarpa è un oggetto di culto, purché sia artigianale. Qualità, stile, design per una calzatura capace di proiettare chi la indossa in una dimensione desiderante, onirica, aspirazionale.
E Barrett, azienda che, nonostante il nome british è 100% Made in Italy, incarna appieno quell’artigianato così prezioso e sofisticato che il mondo intero ci invidia. Un twist perfetto di tradizione e contemporaneità, per scarpe che giocano con abbinamenti cromatici e materiali inediti davvero sorprendenti.
Ricco di dettagli eppure essenziale. Il Brogue Loafer , anche conosciuto come mocassino a coda di rondine, è la calzatura perfetta per il gentleman contemporaneo con la maxi frangia, dettagli in corda e tomaia in vitello, interamente anticata e lavorata a mano.
Un classico no season che si reinventa senza cambiare. È il Mocassino in pelle scamosciata, con mascherina frontale e cuciture in rilievo. Una calzatura assoluta, che affascina ora e sempre.
Stile e fascino timeless. La Monkstrap si distingue per la classica doppia fibbia in metallo e la morbida pelle a grana, disponibile nel colore di stagione, il blu navy. e